Risalita del Pavone e visita alla Miniera di Rame (rep/Trek)

Domenica 5 luglio ha preso il via il nostro calendario estivo di Trekking e la prima escursione è stata la risalita del Pavone con la visita alla Miniera di Rame di Montecastelli.
Nonostante la giornata calda, c’è stata una bella partecipazione e un apprezzamento generale per l’escursione. Il percorso si è rivelato piuttosto tranquillo e non ci sono state difficoltà di rilievo, tranne le salita finale verso il paese che, a quell’ora ci ha un po’ sfiancato. Ci siamo poi rifatti sostando al Circolo di Montecastelli con una birra fresca che ci ha “rimesso al mondo”.

Grazie a tutti i partecipanti che, con abnegazione, hanno affrontato e superato ogni ostacolo, un po’ di fatica e il gran caldo del pomeriggio.

Un ringraziamento particolare a Gianluca che ci ha accompagnato nella sua Miniera, illustrandoci la storia e le caratteristiche con la passione che lo contraddistingue e poi ci ha ospitati a casa sua “abbeverando” una masnada di assetati.

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Trek nel Pavone, un trek davvero speciale!

Il Trek al Pavone e la visita alla Miniera di Rame programmato per fine Luglio l’avevamo dovuto rimandare a causa del maltempo e, finalmente domenica scorsa (24.8) siamo riusciti nell’intento.

La giornata non si è presentata nel migiore dei modi: sole a tratti e molte nuvole che promettevano acqua, ma poi piano piano il cielo si è aperto ed è venuta fuori una bella giornata.Pavone01

In cammino nella valle del Pavone, verso il punto d’inizio

Siamo scesi nel torrente in prossimità della confluenza con il Cecina e lo abbiamo risalito fino sotto la Rocca Sillana (5/6 km.). Il percorso si snoda lungo l’alveo, e naturalmente si procede piano, camminando nell’acqua o ai bordi, saltando da un sasso all’altro come capre, aggirando (dove possibile) i punti dove l’acqua arriva alla vita o anche più su. Si incontrano cascatelle e pozze profonde, grandi massi e qualche pianta sradicata dalle piene, ma il filo conduttore e l’acqua chiara che scorre tra i sassi e la vegetazione che ci circonda.Pavone02

Comincia la risalita del torrente

Pavone12Grandi massi lungo il cammino

L’ambiente intorno a noi è uno dei più selvaggi e suggestivi della Toscana. Siamo in una valle difficilmente accessibile, con un elevato valore naturalistico e scarsa presenza umana, situata all’interno della Riserva Naturale Foresta del Berignone.Pavone13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Acqua alle caviglie…

… e alla cintola

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Il gruppo procede tranquillo, anche se non manca qualche scivolone. Siamo affascinati dallo spettacolo che si presenta ai nostri occhi e spesso ci soffermiamo per condividere, con chi ci è accanto in quel momento, la bellezza del posto e l’armonia del luogo che ci circonda.
C’è tempo anche per un bagno … e poi si riparte.Pavone09

Dopo quasi 3 ore arriviamo in prossimità della Miniera di Rame e ci fermiamo per la sosta pranzo. Liberiamo i nostri piedi dalle scarpe bagnate, e mentre si asciugano consumiamo il nostro pranzo, rallegrandosi di quello che abbiamo appena fatto. Il cane bianco che ci ha accompagnato lungo il torrente fin da stamani ci gira intorno e aspetta (e ottiene) anche lui la sua parte di cibo.

Poi la Miniera.

Pavone15

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

L’ingresso della Miniera

 

Come concordato, verso le 14,30 arriva Gianluca, il Signore della  Miniera, che ci accompagnerà nella visita della “sua” miniera. Sua … perchè l’ha resa agibile, l’ha ripulita, messa in sicurezza e illuminata. E’ sua e lo si sente da come ci racconta le cose. Facciamo conoscenza anche con i “suoi” pipistrelli. Sono tanti e ci svolazzano intorno. La miniera costituisce uno dei rifugi più importanti della zona e viene monitorata dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze.
Giriamo nella galleria fino all’antro centrale, da dove si scendeva nel pozzo e si accedeva alle altre gallerie. Scendiamo nel pozzo principale e facciamo una mezza doccia con l’acqua che ci cade addosso dall’alto. Risaliamo e … nuova doccia, ma ormai non ci facciamo caso. La visita dura poco più di un’ora. Devono entrare anche gli altri compagni di viaggio e non possiamo dilungarci. Passiamo da quella che una volta era la “sala mensa” e risaliamo per un ripido “camino”. In fondo si vede uno spiraglio di luce. Un ultimo sforzo per superare un alto gradone, poi ci si abbassa fino strisciare per terra e siamo all’aperto, nel bosco. Fuori fa caldo e gli indumenti bagnati si asciugano alla svelta.

Pavone16Pavone19Sx: La cappellina e i il piccolo altare

Dx: Le arcate dell’antro centrale

 

 

 

Una volta che il secondo gruppo ha terminato la visita riprendiamo a salire fino a La Cetina (ex uffici della vecchia Miniera), una bella casa, anche questa risistemata da Gianluca, dirimpetto alla Rocca Sillana. Il posto è bello e l’accoglienza è calorosa. Siamo invitati a visitare l’orto, il forno e alcuni ambienti della casa. Si sta bene, ma purtroppo dobbiamo riprenere la strada di casa perchè si sta facendo tardi.
Salutiamo il Signore della Miniera e ci ripromettiamo di rivedersi a breve e, credo che le occasioni non mancheranno, perchè non capita tutti i giorni di incontrare persone a “questa maniera” !
Prima di andare ci regala il suo vinsanto: 3 anni in botti di rovere e 2 anni … in miniera.18CetinaSillano_1

La Cetina e di fronte la Rocca Sillana

Ancora un pò di salita per arrivare a Montecastelli.  Un’ultima sosta al circolo per una birra fresca e per aspettare chi è andatao a recuperare le auto. Poi un brindisi finale con il vinsanto regalatoci.
Bei posti e bella compagnia. Una buona giornata e un trekking davvero speciale !!